giovedì 1 dicembre 2011

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martedì, 18 ottobre 2011
CASE REPORT: ELETTROAGOSTIMOLAZIONE IN CANI E GATTI PARAPARETICI
http://www.siav-itvas.org/italiano/VAM/IV_VAM_Torino/elettroagostimolazione_cani_gatti_paraparetici.pdf

CASE REPORT:

ELETTROAGOSTIMOLAZIONE IN
CANI E GATTI
PARAPARETICI


1) Cane Bassotto maschio 7 anni, dopo una corsa non si è più alzato in piedi; operato d'urgenza per ernia T10 -T13; il cane è rimasto paretico. Assente sensibilità profonda. Ritenzione urinaria.

2) Gatto Norvegese delle Foreste, maschio 8 mesi, caduto dal sesto piano, 3 fratture arto posteriore sinistro e lussazione della rotula, trauma midollare con paresi flaccida. Urina spontaneamente ma presenta anche incontinenza.

3) Gatto Persiano, maschio 2 anni, caduto dal balcone, paraparesi da lesione T13, forma spastica, arti tenuti sotto di sé. Assenza di sensibilità profonda. Ritenzione urinaria.

Tutti i pazienti sono sottoposti anche a trattamenti di fisioterapia e riabilitazione regolarmente.

RISULTATI

Nel Cane Bassotto i miglioramenti sono consistiti in una maggior permanenza a mantenere la stazione quadrupedale e nell'accennare dei passi; il soggetto non riesce però, salvo raramente, a sollevarsi da solo e a mantenere l'equilibrio. Deve essere sempre aiutato a urinare.

Dopo i primi trattamenti il Gatto Norvegese delle Foreste ha iniziato a reggersi da solo, riesce a camminare ogni tanto perdendo l'equilibrio, ma si rialza da solo e riprende la stazione quadrupedale. Ora fa solo sedute di agopuntura 2 - 3 volte al mese; anche per il problema urinario va costantemente migliorando.

Nel Gatto Persiano si sono verificati pochi risultati evidenti; l'elettroagostimolazione, anche a basse frequenze, causava contrazione esagerata degli arti; dopo 5-6 sedute siamo riusciti a far mantenere per breve tempo la stazione quadrupedale con gli arti piegati in posizione normale, ma non si sono ottenuti ulterori miglioramenti.

Leggi tutto al LINK:
http://www.siav-itvas.org/italiano/VAM/IV_VAM_Torino/elettroagostimolazione_cani_gatti_paraparetici.pdf


CANI E GATTI PARAPARETICI

scritto da: amicidigreta alle ore 14:32 | link | commenti
categorie: cani - paralisi, gatti - paralisi

Io dico NO al collare a strangolo !! può provocare dislocazione vertebrale, disturbi a occhi trachea esofago e paralisi


http://www.annalisabadi.it/

Io dico NO al collare a strangolo !!


I DANNI DELL'UTILIZZO DEL COLLARE A STRANGOLO O STROZZO PER CANI
I collari posizionati a strozzo sono stati usati sui cani per molti anni; sono così comuni che solo poche persone riflettono bene prima di usarli.
Potrebbero forse diventare meno comuni se la gente fosse consapevole del fatto che questi (oltre ad essere strumenti d’addestramento inefficaci) sono la causa di molti problemi fisici fra cui:

LESIONI AI VASI SANGUIGNI DELL'OCCHIO
DANNI A TRACHEA ED ESOFAGO
GRAVI TRAUMATISMI ALLA COLONNA CERVICALE
SVENIMENTI
PARALISI TEMPORANEA DELLE ZAMPE ANTERIORI
PARALISI DEL NERVO LARINGEO
ATASSIA DEGLI ARTI POSTERIORI L’analisi dei danni causati dal collare a strozzo ha mostrato che alcuni cani presentavano una dislocazione vertebrale mentre altri avevano subito danni permanenti ai nervi. Ancora, una condizione chiamata sindrome di Horner, talvolta causata da traumatismi del collo, provoca disturbi agli occhi e paresi facciale.
I difensori del collare a strozzo spesso ne consigliano l’uso sui cani fin da giovane età. Al contrario proprio sugli animali giovani vi è un maggior rischio di lesioni gravi e permanenti.


Si dimostra pertanto che tale metodica si rivela non solo controindicata ai fini dell’educazione del cane, ma concretamente pericolosa.
Ci sono molti addestratori che possono mostrare metodi più efficaci e sicuri, metodi che non richiedono l’uso di forza o che non hanno il potenziale di causare dolore o danni fisici.

Riferimenti bibliografici:
1.Hallgreen A., 1992 " Spinal anomalies in dogs" ABCN 9 (3), 3-4
2. Miles,S. 1991 "Trainers and chokers. How dog trainers affect
behaviour problems in dogs" Veterinary Clinics of North America:Small
Animal Practice - Vol.21 n.2 March

Fonte:A.S.E.T.R.A.


Studio sui danni causati dal collare a strangolo"Studio retrospettivo sui danni causati dagli strattoni al guinzaglio e dal tirare con il collare a strangolo" dal libro “Clinica Comportamentale del Cane e del Gatto” di Karen L. Overall”, Edizioni Medico Scientifiche, rif. pag. 423 e 424, Imitazione dei comportamenti tipici della specie.

La gente spesso si impone di tirare con il collare a strangolo o di scrollare il cane prendendolo per la collottola, insistendo che è ciò che i cani fanno agli altri cani.

Sebbene il gioco e la comunicazione intraspecifica spesso contemplino i morsi e le prese alle spalle e al collo, questi comportamenti non sono analoghi a quelli utilizzati dalle persone. In uno studio retrospettivo condotto in Svezia sul dolore, sui danni o sulle modificazioni della colonna vertebrale nei cani, Hallgren (1992) scopri che il 91% dei cani con anomalie cervicali erano stati strattonati al guinzaglio o erano cani che da molto tempo tiravano al guinzaglio, oltre al fatto che nello stesso gruppo compariva l'uso del collare a strangolo in proporzioni molto elevate.
Tutto questo suggerisce ampiamente che tali correzioni sono potenzialmente dannose. Ma si tratta poi veramente di comportamenti tipici della specie o sono una loro imitazione ?
In un'indagine sui comportamenti madre-cucciolo nelle cucciolate, su 190 allevatori, il 97,2% non ha mai assistito allo scrollamento della collottola da parte della madre nei confronti del cucciolo (Hallgren 1990).
In migliaia di casi di osservazione di varie forme di aggressività verificatesi naturalmente,si è notato che lo scrollamento per la collottola è raro e insolito (Schulder & Netto, 1991).
I collari a cavezza guidano la testa senza pericolo, mentre nel contempo danno i segnali canini del controllo (per es. manipolazione della bocca e lieve pressione sulle vertebre rostrali).
Le correzioni più efficaci sono quelle che sfruttano il repertorio comportamentale intrinseco alla specie considerata e la violenza raramente risponde a questi criteri.

scritto da: amicidigreta alle ore 14:29 | link | commenti
categorie: cani - dislocazione vertebre, cani - collare a strangolo conse
martedì, 06 settembre 2011
Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato


http://codavispa.myblog.it/tag/cani%20narcolettici
24/01/2011


Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
Colpo di sonno. Mabel, una femmina di Collie barbuto molto sensibile, si agita così tanto quando sente il postino dietro la porta che crolla a terra addormentata a causa di un attacco di narcolessia.



Questa rara forma canina della malattia si manifesta ogni qualvolta la cagna è ipereccitata da particolari stimoli come...

Leggi tutto il post :
Un cane narcolettico si addormenta quando è troppo eccitato
Autore: salvolapecora

LINK PER SAPERNE DI PIU'

Il sonno nel cane
http://shihtzu-malteseforev.forumattivo.com/t858-il-sonno-nel-cane

scritto da: amicidigreta alle ore 14:33 | link | commenti
categorie: cani - narcolessia

La correzione dello splay leg nei conigli con l’uso di tutori




http://www.aaeweb.net/schedearticoli/correzione_splay_leg_con_tutori.htm

La correzione dello splay leg con l’uso di tutori

Marta Avanzi, Med Vet

Alcuni conigli nascono con una condizione nota come “splay leg”, in cui le zampe anteriori, posteriori o tutte e quattro sono deviate di lato, come le pinne di una foca, e il coniglio non è in grado di camminare correttamente. Si tratta probabilmente di una condizione congenita.....

leggi tutto l'articolo e i consigli al link http://www.aaeweb.net/schedearticoli/correzione_splay_leg_con_tutori.htm

scritto da: amicidigreta alle ore 13:35 | link | commenti
categorie: conigli - splay-leg, conigli - displasia

Malattie neurologiche del cane a cura del dott alessandro prota


http://it.paperblog.com/malattie-neurologiche-del-cane-dott-alessandro-prota-237322/
Malattie neurologiche del cane
a cura del dott alessandro prota

Leggi tutte la malattie tipiche delle diverse razze canine al LINK:
http://it.paperblog.com/malattie-neurologiche-del-cane-dott-alessandro-prota-237322/

scritto da: amicidigreta alle ore 13:32 | link | commenti
categorie: cani - probl neurologici

VETERINARIO ONLINE: SALUTE E MALATTIE DEI CRICETI


http://www.ziprar.com/index.php?pid=39
VETERINARIO ONLINE: SALUTE E MALATTIE DEI CRICETI
In questa sezione del sito vengono pubblicate le domande più frequenti e le risposte del Veterinario sulle malattie dei criceti e dei roditori.

Attenzione: i veterinari che collaborano con noi non rispondono in tempo reale alle domande, quindi per urgenze e per consulti specifici occorre rivolgersi ad un veterinario specializzato in esotici che possa visitare di persona l'animale.

Se stai cercando un Veterinario specializzato nella cura di criceti e roditori, visita l'ELENCO VETERINARI e scopri l'Ambulatorio più vicino a te. Non dimenticare di segnalarci i nomi di bravi medici che hanno saputo curare il tuo animale.

Clicca su questo link per visitare l'elenco dei veterinari specializzati

Se intendi chiedere un consulto gratuito ai Veterinari che collaborano con noi, clicca qui



INDICE DIVISO PER ARGOMENTI




OCCHI/VISTA

PELLE/PELO

UNGHIE

ORECCHIE/UDITO

DENTI


GENITALI

ZAMPE

CODA

NASO/OLFATTO

COMPORTAMENTO


ALIMENTAZIONE

HABITAT

CUCCIOLI

GRAVIDANZA

ALTRO


scritto da: amicidigreta alle ore 13:29 | link | commenti
categorie: criceti - info varie
lunedì, 29 agosto 2011
Niente stress! Portare i gatti in vacanza o lasciarli soli a casa?


http://donnolatizia.myblog.it/archive/2011/08/05/portare-i-gatti-in-vacanza-o-lasciarli-soli-a-casa.html
07/08/2011
Portare i gatti in vacanza o lasciarli soli a casa?




Niente stress!

Eccoci con una nuova consulenza della Dottoressa Federica Bubini Regini, medico veterinario con studio al Lido di Venezia. Per contattarla potete scrivere una mail a me, all'indirizzo donnola.tizia@virgilio.it e io sarò felice di recapitargliela. La risposta verrà poi pubblicata qui, sul mio blog.




Scrive Sara:

Buongiorno,
vorrei chiedere un parere per le vacanze estive.
La mia gatta vive "fuori" già da 6-7 anni almeno, nel senso che sta in casa quando ci sono io e quando non ci sono (lavoro full time perciò parto la mattina alle 9 e torno alle 20), ha sempre i croccantini fuori (più l'umido che le do la sera e la mattina) e cucce sul terrazzo.
Io vivo in un condominio al piano terra ed ho un piccolo giardino, c'è un piazzale privato dove stanno le macchine del condominio, e comunque può andare dove vuole, insomma è molto libera.
Da quando non c'è più mia mamma sono andata in vacanza lasciando alla signora che sta sopra di me scatolette e croccantini (che non glieli faccia mancare) e ogni tanto vengono mio fratello e mia cognata a vedere se sta bene, e a farle due coccole. Tutto questo per due settimane. Faccio il meglio che posso per farla stare bene, ma è un modo corretto questo?
Soffrirà molto la mancanza di qualcuno?

Risponde la Dottoressa Federica Bubini Regini:

La sua partenza per le vacanze non dovrebbe essere un problema per la sua gatta dal momento che è già abituata a stare molte ore da sola nel corso della giornata e che l'organizzazione fin qui messa in atto - mi riferisco soprattutto alla disponibilità delle persone che se ne prendono cura in sua assenza sia materialmente, dandole da mangiare, sia coccolandola un po' - le garantisce di rimanere nei luoghi a lei consueti: i gatti, infatti, sono molto abitudinari ed è facile che non gradiscano essere spostati dalla loro casa e dalla loro routine, cosa che li espone al rischio di stressarsi e di diventare molto ansiosi.

Un caro saluto dalla vostra Donnola Tizia e alla prossima idea per amici pelosi e non pelosi.

La consulenza a distanza è rivolta a chiarire dubbi e curiosità sulla salute del tuo amico peloso. Data però l'impossibilità di visitarlo direttamente e quindi di emettere diagnosi accurate, il tuo veterinario di fiducia rimane il principale referente a cui affidarti.

scritto da: amicidigreta alle ore 13:32 | link | commenti
categorie: gatti - vacanze

Avere in casa un ratto per amico - Caratteristiche generali dei ratti da compagnia




http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=168&ID_articolo=2&ID_sezione=341


Avere in casa
un ratto per amico





DOTT. CESARE PIERBATTISTI

Vivacissimi, scaltri, intelligenti ed adattabili, i ratti sono veramente cittadini del mondo, non esiste infatti un solo angolo del globo che non ospiti questi mammiferi. Li troviamo nelle basi polari come all’equatore, sulle navi, nelle stive degli aerei, nelle soffitte e nelle cantine, eppure non tutti sanno che i ratti comuni non erano presenti in Europa fino al XII secolo e la responsabilità della loro importazione spetta ai crociati di ritorno dalla Terra Santa. L’astuto animaletto si diffuse con estrema rapidità devastando granai e riserve alimentari al punto di dare origine a vere carestie e conseguenti preghiere per la sua eliminazione. Nacquero anche numerose le leggende che ne celebravano l’intelligenza, l’aggressività e le doti magiche. Il ratto, con il gatto nero e la civetta, divenne il tipico famiglio delle streghe e dei maghi, non a caso lo possiamo annoverare fra i compagni di set di Harry Potter. Purtroppo veicolo di molte malattie quali la peste, la leptospirosi, la toxoplasmosi il ratto ha lasciato una profonda traccia nella storia dell’umanità e ancora oggi la battaglia contro le popolazioni di ratti selvatici è in pieno svolgimento e ben lungi dall’essere vinta.

Meraviglia dell’evoluzione
Se esaminiamo con attenzione il ratto e le sue abitudini di vita dobbiamo ammettere che si tratta di una vera meraviglia dell’evoluzione: vive dovunque, mangia praticamente di tutto, può contrastare validamente avversari più grossi e temibili come cani e gatti, a tre mesi può già riprodursi e si calcola che da una coppia si possa teoricamente giungere in tre anni a duecentocinquantamila discendenti. Inizialmente allevato in cattività come animale da laboratorio il povero ratto ha sicuramente pagato un prezzo altissimo per lo sviluppo della medicina e della biologia, non esiste praticamente sperimentazione che non veda questo animale come cavia. Attualmente esistono anche molti appassionati che, vinta l’atavica e ormai totalmente ingiustificata paura per l’animale, allevano il ratto come un qualsiasi animale domestico destinandogli attenzioni ed affetto, sicuramente inattese dopo secoli di persecuzioni. Chi vive con uno o più ratti generalmente ne vanta la grande simpatia ed intelligenza che non è certo inferiore a quella di mammiferi a noi più famigliari come il cane.

Tre anni di vita
Il ratto domestico vive in media tre anni, raggiunge la pubertà sui tre mesi e può pesare da adulto fino a mezzo chilogrammo; trattandosi di un animale gregario in natura si adatta bene alla convivenza con l’uomo, che impara a considerare come un suo simile e con il quale può instaurare un vero rapporto di amicizia. Allevare i ratti è facilissimo, possono essere tenuti singolarmente o in coppia o piccoli gruppi, non si tratta infatti di animali con elevata aggressività intraspecifica*. La gabbia deve essere piuttosto grande in quanto necessitano di movimento, è bene che il fondo sia in plastica lavabile poiché la quantità di urina prodotta è altissima e le lettiere devono essere sostituite con notevole frequenza, l’acqua viene abitualmente somministrata con beverini a goccia ed il cibo in normali mangiatoie per roditori. I ratti non hanno esigenze particolari, vivono bene a temperature ambiente simili a quelle ideali per l’uomo fra i 18 ed i 21 °C , si nutrono con prodotti di origine vegetale o animale come verdure, semi, pane, biscotti, frutta ma anche carne, pesce e uova; esistono comunque in commercio cibi industriali completi, vitaminizzati, che possono rappresentare una buona base alimentare integrabile con bocconcini freschi.

La femmina del ratto raggiunta la maturità sessuale intorno ai tre mesi può accoppiarsi con il maschio, il calore, ovvero il periodo fecondo, dura circa 12 ore e si manifesta ogni cinque o sei giorni. Se tutto va per il meglio la ratta partorirà dopo 20-23 giorni poco più o poco meno di dieci rattini del peso di 5 o 6 grammi, nudi ed inetti. Entro una decina di giorni appare il pelo sulla delicata cute dei cuccioli e, dopo 14 giorni, si aprono gli occhi, generalmente al ventesimo giorno i piccoli sono indipendenti e possono essere separati dalla madre.

Meglio chiedere alle donne
Chi decidesse, dopo avere ottenuto il permesso dalle donne di casa, di scegliere un ratto per amico non avrà difficoltà a procurarselo, tutti i commercianti specializzati possono reperirlo in tempi brevissimi e con diverse colorazioni del mantello; particolarmente forniti sono i negozi che vendono abitualmente rettili in quanto, per loro disgrazia, i poveri ratti rappresentano il cibo abituale per i serpenti di una certa dimensione. Poiché so, per motivi professionali, che il primo quesito che verrà posto al veterinario curante riguarda tutte quelle terribili malattie che il ratto ha trasmesso nei secoli, posso garantire che un ratto domestico, nato e cresciuto in cattività , non può assolutamente rappresentare un pericolo dal punto di vista sanitario. L’unico consiglio che mi sembra opportuno dare è quello di maneggiare l’animaletto con frequenza e delicatezza, se morde non uccide ma fa un male incredibile!

* Aggressività intraspecifica è quella che si manifesta fra appartenenti alle stessa specie, interspecifica quella con animali di altra specie.



*** SCHEDA TECNICA ***

Nome comune:
Ratto, ratto domestico

Nome scientifico:
Rattus rattus

Paese d’origine:
Originario dell’Asia si è diffuso ormai in tutto il mondo

Morfologia:
Tipico roditore con mantello corto di vario colore, dentatura potente, coda nuda, può pesare oltre mezzo chilogrammo

Allevamento:
In gabbie spaziose, se possibile è bene liberarli periodicamente, possono vivere in coppie o gruppi, è importante la pulizia, il ricambio frequente dell’acqua. Mangiano praticamente tutto. Vivono tre anni in media.

Riproduzione:
Maturano sessualmente a tre mesi, la gravidanza dura 20-23 giorni , i piccoli diventano indipendenti a venti giorni circa. Se più femmine partoriscono insieme possono allevare cucciolate collettive

Malattie:
Gli esemplari allevati in cattività non presentano pericoli per l’uomo, possono invece esser colpiti da numerose malattie tipiche della loro specie, è bene farli controllare periodicamente dal veterinario.

Consigli:
Acquistate soggetti giovanissimi, maneggiateli molto con delicatezza ed evitate i morsi.

*******************
Il dott. Cesare Pierbattisti è medico veterinario libero professionista (Patologie degli animali esotici), biologo e presidente dell’ Ordine dei medici veterinari della provincia di Torino.


http://donnolatizia.myblog.it/archive/2011/07/07/caratteristiche-generali-dei-ratti-da-compagnia.html
14/07/2011
Caratteristiche generali dei ratti da compagnia




Un ratto per amico

Un ratto come animale domestico. Ma non sarà pericoloso e poco igienico? Niente affatto. Chi ama questi piccoli animali ci tiene a precisare che in ambiente domestico sono esserini puliti, sani, che difficilmente mordono, imparano a fare i bisogni nella lettiera e, sorpresa delle sorprese, possederli diventa quasi - per l'interazione che stabiliscono con il loro padrone - come avere un cane.



Cominciamo questo piccolo viaggio a puntata alla scoperta del mondo dei ratti da compagnia con alcune informazioni di carattere generale. Lunghi circa una spanna, attorno ai 18-20 centimetri e dal peso variabile tra i due etti e il mezzo chilo, i ratti hanno un ciclo di vita di circa 2-3 anni e maturano sessualmente molto in fretta, con le femmine che vanno in calore ogni 4 o 5 giorni, ragion per cui è consigliabile tenere più ratti insieme solo se dello stesso sesso. La vita in comune si addice al piccolo roditore, che è animale davvero sociale e curioso e che apprezza la compagnia dei suoi simili. Quanto al padrone, non deve limitarsi a sfamarlo, tenere pulita la gabbia e quanto altro ma deve essere anche disposto a interagire spesso con questi animaletti, che come già detto apprezzano la compagnia e anche le coccole: imparare presto a maneggiare con cura questi esserini - mai prenderli per la coda! - e lasciarli liberi di aggirarsi per casa e quindi anche, per esempio, di salirti sulla spalla, assicura lo sviluppo di una relazione felice per entrambi. Insomma, più attenzioni ricevono e più hanno possibilità di fare esercizio fisico fuori dalla gabbia, più i piccoli ratti ti ricompenseranno mostrandoti tutto il loro affetto e il loro carattere docile.

Un caro saluto dalla vostra Donnola Tizia e alla prossima idea per amici pelosi e non pelosi.









scritto da: amicidigreta alle ore 13:30 | link | commenti
categorie: ratti - info varie, ratti - comportamento

Il coniglio: pericoli stagionali


http://lacollina.altervista.org/coniglio.php?go=p_stagionali



Pericoli stagionali
Estate

L'estata presenta alcuni problemi unici per i nostri conigli. La prevenzione è la miglior cosa, ma se il tuo coniglio dovesse rimanere vittima di uno di questi pericoli, contatta immediatamente il tuo veterinario esperto in conigli di fiducia.
Colpi di calore

Pericolo: Prevenzione: Pronto soccorso
Attacchi di mosche

Pericolo: Prevenzione: Pronto soccorso:
Mosca Cuterebra

Pericolo: Prevenzione: Pronto soccorso:.
Ingestione di pelo

Prevenzione: Pronto soccorso
Inverno

L'inverno presenta molti meno problemi per i conigli rispetto all'estate. I conigli sopportano meglio il freddo piuttosto che il caldo, sebbene entrambi possano essere mortali. Per un coniglio "casalingo", ci sono solo due pericoli d'inverno.
Spifferi

Pericolo: Prevenzione:. Pronto soccorso:
Sbalzi di temperatura

Pericolo: Prevenzione:

LEGGI TUTTE LE DESCRIZIONI AL LINK:

http://lacollina.altervista.org/coniglio.php?go=p_stagionali
Fonte

Summer and Winter Dangers, 2002, di Nancy J. LaRoche, Colorado House Rabbit Society.
Traduzione a cura di La collina.
Grazie a Nancy J. LaRoche per aver autorizzato la traduzione e diffusione dell'articolo su questo sito.
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La muta nei conigli
08/05/2009




scritto da: amicidigreta alle ore 13:25 | link | commenti
categorie: conigli - larve di mosca, conigli - caldo come proteggerli, conigli - ingestione pelo, conigli - mosche, conigli - freddo come proteggerl

GATTI: ATTENZIONE AI PRODOTTI ANTIZANZARA




http://www.gattopoli.it/news/gatti-attenzione-ai-prodotti-antizanzara.html
GATTI: ATTENZIONE AI PRODOTTI ANTIZANZARA

Gatti, d’estate attenti alle candele alla citronella ed ai repellenti antizanzare



La salute dei nostri gatti è prioritaria in ogni stagione dell’anno ma ci sono alcuni periodi che andrebbero cerchiati in rosso sul calendario per quanto riguarda il numero di incidenti domestici e non che si registrano a spese dell’incolumità dei nostri a-mici. Pensiamo ad Halloween, ad esempio: tra scherzetti, anche di cattivo gusto legati alla superstizione sui gatti neri, e dolcetti al cioccolato, tossici per via della teobromina, bisogna tenere gli occhi ben aperti, pur senza scadere in un ingiustificato allarmismo.

In generale tutte le festività ed i periodi di vacanza, con un via vai di estranei per casa, porte sempre aperte, sono mal tollerate dai nostri tuttozampe. D’estate, per quanto riguarda la sicurezza dei nostri felini domestici, sia in giardino che sul terrazzo piuttosto che in casa, bisogna prestare particolare attenzione ad ospiti indesiderati come pulci, zecche, zanzare oltre che ai malori dovuti al caldo.


Abbiamo già visto come prevenire nel micio la disidratazione ed il colpo di calore, come stimolarlo a bere con la fontana per gatti, come incoraggiarlo a mangiare quando è inappetente per via dell’afa e persino come evitare le scottature nei gatti con poco pelo a protezione dai raggi UV. Oggi parliamo invece di un pericolo scarsamente preso in considerazione da noi proprietari ma che potrebbe provocare qualche grana al micio: le candele alla citronella.

D’estate noi bipedi faremmo di tutto pur di scovare rimedi naturali contro le zanzare. Sono insetti terribilmente fastidiosi che minano la tranquillità delle serate trascorse in giardino. A mettere in guardia dai rischi delle candele antizanzare è la ASPCA® (The American Society for the Prevention of Cruelty to Animals®).

L’associazione consiglia di fare molta attenzione, non lasciandole accese quando vi allontanate o peggio non siete in casa. Anche in vostra presenza dovrebbero comunque essere posizionate in una zona inaccessibile agli animali domestici perché l’impatto con la fiamma potrebbe causare al micio ustioni più o meno gravi, traumi al viso o alle zampe dei gatti che, spinti dalla curiosità, ficcano il musetto dappertutto. Inoltre l’ingestione di alcune sostanze usate come repellente per le zanzare potrebbe scatenargli irritazioni allo stomaco, problemi al sistema nervoso centrale e, qualora inalati, gli oli potrebbero persino provocare danni ai polmoni.

Di Paola

tuttozampe.com

scritto da: amicidigreta alle ore 13:22 | link | commenti
categorie: gatti - cosa evitare

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