giovedì 1 dicembre 2011

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mercoledì, 02 novembre 2011
CRISI EPILETTICHE ED EPILESSIA IDIOPATICA NEL CANE


http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/10/crisi-epilettiche-ed-epilessia.html
CRISI EPILETTICHE ED EPILESSIA IDIOPATICA NEL CANE
Dott.ssa Nicoletta Bevere, Medico Veterinario, Milano.

Premessa
Molti amici di Bairo in questi anni mi hanno raccontato la storia del loro cane colpito da epilessia e di come in molti casi la malattia abbia ricevuto una diagnosi tardiva oppure di come, sebbene sia stata fatta correttamente la diagnosi, la terapia sia stata trascurata del tutto o condotta in modo inadeguato.
Per quanto riguarda la mancata diagnosi o la diagnosi tardiva del problema, si tratta naturalmente (quando la crisi viene osservata dal proprietario e subito riferita al veterinario curante) di una scarsa capacità del veterinario di comprendere, attraverso il racconto del proprietario, quello che è realmente accaduto al cane. Ho esperienza diretta di crisi epilettiche vere e proprie la cui natura è rimasta a lungo completamente oscura, oppure che, nella migliore delle ipotesi, sono state scambiate per colpo di calore, per sintomo di malattia cardiaca o infine per infarto spinale/attacco di mal di schiena.
Viceversa, dalla parte del proprietario, l’errore che più comunemente ho riscontrato nella gestione del cane epilettico è di tollerare senza fare niente che il proprio animale abbia crisi frequenti. La motivazione di questa scelta (sottrarre un malato alla terapia) in genere è riconducibile alla sottostima della gravità del problema, o meglio ad una scarsa percezione della sofferenza sopportata dall’animale prima, durante e dopo la crisi, combinata con una certa diffidenza nei confronti dei farmaci antiepilettici. Questo tipo di atteggiamento a volte viene purtroppo assecondato dal veterinario curante.
In questa semplice relazione, ad uso e consumo dei proprietari di cani con crisi epilettiche, vorrei trasmettere le informazioni di cui si dovrebbe poter disporre per curare al meglio il proprio animale, in sinergia con il veterinario di fiducia.

(continua...)

Che cos’è una crisi epilettica?

Perché avvengono le crisi epilettiche?

Cos’è l’epilessia idiopatica?

Come si comporta l’epilessia idiopatica?

Diagnosi di epilessia idiopatica

Curare l’epilessia idiopatica.

Curare la crisi epilettica nell’emergenza.

A chi è destinata la terapia anticonvulsivante?

A chi non è destinata la terapia anticonvulsivante?

Quali sono gli svantaggi della terapia anticonvulsivante?

Quali sono i vantaggi della terapia anticonvulsivante?

Per quanto tempo si devono somministrare i farmaci?

Quante probabilità di successo ha la terapia?

La Storia di Milly.

La storia di Adi.




leggi tutto l'articolo al LINK:
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/10/crisi-epilettiche-ed-epilessia.html

scritto da: amicidigreta alle ore 14:21 | link | commenti
categorie: cani - epilessia
lunedì, 31 ottobre 2011
LIBRI CONSIGLIATI DA PAOLA, EDUCATRICE CINOFILA - 'LA COMUNICAZIONE DEL CANE'




http://www.insiemealcane.it/letture_14.html

LIBRI CONSIGLIATI DA PAOLA, EDUCATRICE CINOFILA


"LA COMUNICAZIONE DEL CANE"
Alexa Capra e Daniele Robotti

I cani sono più di animali domestici, sono nostri compagni di viaggio. I segnali e i comportamenti sociali di un cane sono gli stessi quando....

continua a leggere al LINK


scritto da: amicidigreta alle ore 13:36 | link | commenti
categorie: cani - linguaggio, cani - comportamento

Come aiutare gli uccelli durante l’inverno?


http://larcobalenodipatty.splinder.com/
sabato, 22 ottobre 2011
commenti (1)


Come aiutare gli uccelli durante l’inverno?



Fonte: http://www.lipumilano.it/proavibus/inverno

gli uccelli e l'inverno
Come aiutare gli uccelli durante l’inverno?
Il gelo stringe tutto in una morsa e per gli uccelli che non migrano altrove trovare il cibo diventa ogni giorno una scommessa. Così anche le specie più elusive vengono in città, sperando di trovare un po’ di tepore e di briciole.

Proprio per aiutarli nella maniera più corretta la Sezione LIPU di Milano organizza “Cucinare per le cince”, un seminario pratico in cui si insegna come preparare palle di grasso, collane di arachidi e quant’altro serva ad aiutare - ed attirare - gli uccelli d’inverno.

Chi ha "perso" l'ultima edizione di "cucinare per le cince" (18 dicembre 2010) può scrivere a mailto:milano%40lipu.it per chiedere maggiori informazioni e per ricevere una piccola guida pratica in pdf.



Domande e risposte: quando, come, dove... alimentare gli uccelli durante l'inverno, leggete qui.
È corretto alimentare gli uccelli durante l’inverno?



Un foraggiamento moderato non costituisce alcun problema, anzi, permette agli uccelli di godere di un habitat variato e sano. Le casette e le vaschette di cibo costituiscono inoltre una buona opportunità di osservare gli uccelli da vicino e di vivere esperienze emozionanti.




Qual è il periodo più appropriato per alimentare gli uccelli?

Il foraggiamento costituisce un valido aiuto in caso di pioggia gelata e quando il terreno è ricoperto di neve da lungo tempo.

Il momento in cui il cibo dovrebbe essere più abbondante è il mattino poiché gli uccelli, dopo una lunga notte, sono molto affamati. Anche di sera il cibo è molto apprezzato dagli uccelli, che fanno il pieno di energia in vista della prossima nottata.




Quali sono gli alimenti adatti per gli uccelli?


In generale gli alimenti devono essere naturali, non salati né elaborati ed inoltre privi di additivi chimici. Il pane non è quindi indicato. Gli uccelli si dividono riguardo al cibo in due categorie: i granivori e gli insettivori.

I primi sono mangiatori di semi (uccelli con un becco spesso e robusto, per esempio fringuelli, passeri e zigoli). Teniamo conto che miscele contenenti per lo più grani di frumento vengono mangiate quasi esclusivamente da piccioni e passeri. È pertanto meglio utilizzare miscele composte soprattutto da semi di girasole e di canapa. I semi di girasole scuri hanno un guscio più morbido e possono essere aperti meglio. D’altra parte i granivori non disdegnano nemmeno gli alimenti adatti agli uccelli indicati qui sotto.

I secondi sono mangiatori di insetti e di alimenti teneri, come piccoli semi (uccelli con becco sottile e appuntito). Solo poche specie - fra di esse i merli, i pettirossi e gli storni - sono visitatori abituali dei luoghi di foraggiamento creati nei giardini. Questi uccelli si cibano anche di fiocchi d’avena, uvetta, frutta (anche già parzialmente marcia), noci e nocciole parzialmente sgusciate e grasso.

Gli uccelli migratori non fanno invece quasi nessun uso degli alimenti messi loro a disposizione. Può comunque succedere che in primavera, in presenza di neve, abbiano difficoltà a trovare cibo. In queste situazioni è utile scoprire i sili di compostaggio e i mucchi di letame, liberare dalla neve il terreno sottostante alberi e cespugli e cospargerlo di fiocchi d’avena, uvetta e pezzi di mela.


Qual è la tecnica migliore di foraggiamento?


Gli alimenti vanno presentati al riparo da acqua, neve e ghiaccio in apposite casette, in sacchetti o (nel caso del grasso) sotto forma di palline o anelli.
Nelle vicinanze della casetta contenente gli alimenti dovrebbero esserci alberi o cespugli utilizzabili come luoghi di rifugio.

In un perimetro di 2 m attorno all'area di foraggiamento non dovrebbe invece trovarsi nulla per impedire a gatti e ad altri predatori di tendere degli agguati agli uccelli.

L’allestimento di luoghi di foraggiamento può favorire il contagio di malattie infettive, quali la salmonellosi, un'infezione batterica intestinale dagli esiti mortali. È dunque importante evitare che il cibo venga contaminato. Per fare ciò bisogna impedire agli uccelli di sedersi sugli alimenti. Nel caso si notassero contaminazioni si consiglia di lavare il tutto con acqua bollente. Uccelli morti trovati all’interno della casetta vanno subito eliminati e la casetta disinfettata. Il foraggiamento può essere ripreso dopo 2-3 giorni.

E l’acqua?

Gli uccelli per dissetarsi necessitano di fonti d’acqua e amano bagnarsi anche in inverno. Una vasca contenente acqua costituisce però purtroppo un veicolo di malattie. Se si decide di metterne una a disposizione degli uccelli è pertanto necessario osservare severe norme igieniche e cambiare l’acqua almeno una volta al giorno. Il meglio sarebbe installare vasche con acqua corrente. Collocare le vasche sempre lontano dalla portata dei gatti!
fonte parte dei testi: vogelwarte.ch

Mangiatoie e dintorni

Molte associazioni ambientaliste hanno tra le loro disponibilità vari tipi di mangiatoie per uccelli, fatte di plastica o di legno, a tramoggia o no, da attaccare a un muro o da appendere a una travatura o a un ramo d’albero. Il successo di una mangiatoia è quasi esclusivamente invernale. Arrivata la bella stagione i nostri ospiti alati avranno roba fresca da mangiare.
Le mangiatoie a tramoggia dovrebbero servire a scoraggiare incursioni da parte di scoiattoli o altri animali, ma non sempre questo risultato è assicurato. Le mangiatoie possono essere collocate ovunque, sia in campagna sia in città. Quello di cui soprattutto preoccuparsi è la solidità dell’attacco di una mangiatoia. Specialmente quelle sospese possono essere abbattute dal vento se non fissate adeguatamente. Dove ci sia presenza di gatti è opportuno che nella messa in opera della mangiatoia si tenga conto di questo pericolo. Soprattutto in Svizzera potrete vedere mangiatoie di tutti i tipi e qualità, semplici e complicate, piccole e grandi. Questo corrisponde la gusto di ciascuno. Ma per gli uccelli la mangiatoia risponde ad altre esigenze. La mangiatoia migliore è probabilmente quella consistente in una tavoletta provvista di tetto e di margini che evitino la caduta degli approvvigionamenti.
La scelta dei cibi con cui rifornire una mangiatoia è abbastanza vasta. Noci di tutti i tipi, nocciole, arachidi, biscotti grassi fette di panettone, di pandoro, colomba e pandolce, frollini, pezzetti di crosta di formaggio di lardo, prosciutto, pancetta (o, se fa molto freddo, di burro e/o burro di arachidi), semi di girasole. Le granaglie, che andrebbero bene per uccelli frugivori come per esempio fringuelli o peppole, attirano però soprattutto piccioni e passeri, di cui non vi libererete più e che scacciano gli altri uccellini. A voi la scelta. Nei supermercati e nei negozi specializzati si trovano anche sacchetti pronti di sementi. Preferite quelle per uccelli insettivori. Vi si trovano anche pallottole di semi impastati nel grasso: avranno un successo clamoroso.
La mangiatoia non deve essere per forza un manufatto. Ci si può servire di una corteccia d’albero naturalmente concava, dell’incavo di un tronco o di un ramo (spesso il picchio incastona una ciliegia o una nocciola in una rintranza del tronco per mangiarla più comodamente), o disporre, in assenza di predatori, il cibo sul terreno. Se un merlo gradisce per esempio una mela, potrà lasciarci solo l’involucro della pelle e il torsolo: E forse, se ha gradito la qualità del frutto, e se dimenticheremo di metterne un altro, ci sveglierà la mattina dopo con acute proteste. Una mangiatoia si può creare anche dove abbiamo osservato che un uccello si ferma per abitudine. Questi posatoi sono ottimi per pasturare con i nostri avanzi o con un frutto che abbiamo scartato. Negli spazi aperti può succedere che anche qualche altro animale si accorga dell’offerta di cibo e si serva senza complimenti.
Gli alberi da frutto sono un eccellente campo di osservazione per conoscere preferenze e varietà di uccelli di cui tra l’altro non avremmo mai sospettato la presenza nelle vicinanze di casa nostra. Un albero da frutto fondamentale per sfamare molti tipi di uccelli tra autunno e inverno è il caco, a patto che si abbia la gentilezza di lasciare un po’ di frutti sull’albero. L’inverno infatti è un terribile nemico. Il freddo e la fame fanno strage soprattutto se la neve ricopre il terreno.
Anche d’estate gli alberi da frutto hanno successo, soprattutto in zone aride o con scarsezza di approvvigionamento d’acqua.Infine la vicinanza alla presenza umana fa sì che non solo gli uccelli ma anche i mammiferi e altri animali approfittino dell’abbondanza e degli sprechi delle nostre mense. Avete un giardino, un terrazzo, un balcone anche piccolo o anche solo un davanzale? Provate. Se l’inverno è stato rigido avrete dato una mano alla sopravvivenza di deliziose creature alate.
La LIPU ha in catalogo vari tipi di mangiatoie a disposizione di chi vorrà approvvigionarsene. www.lipu.it - Emporio LIPU
testo S. Prota



UN GIARDINO PER GLI UCCELLINI




un'altro sito interessante, clicca sul link qui sotto.





Fonte: http://www.trafioriepiante.it/Infogardening/giardino/GiardinoUccellini.htm




scritto da: amicidigreta alle ore 13:35 | link | commenti
categorie: uccelli - info varie

Un blog per una pallettina di pelo meravigliosa: Piku, il cincillà - http://ifollettidellanotte.blogspot.com/


http://ifollettidellanotte.blogspot.com/

Un blog per Piku



Ciao a tutti,mi chiamo Martina ho 21 anni e sono di Savona;a marzo ho ricevuto in regalo una pallettina di pelo meravigliosa,Piku,il mio primo cincillà.Ma ancora prima che Piku arrivasse mi sono informata moltissimo sulla vita e le abitudini dei cincillà e è nata in me una passione sfrenata per queste pallottole di pelo tanto da farmi sognare un giorno di avere un piccolo allevamento amatoriale.




Però la stada che mi separa dell'essere una buona allevatrice è ancora lunga ma come si dice,chi ben comincia è a metà dell'opera,per ora io e Piku facciamo amicizia e io imparo giorno dopo giorno sempre più cose,questo mi fa sperare che forse un giorno il mio sogno diventi realtà!!
Su questo blog io e Piku metteremo tutti i nostri progressi,notizie,informazioni e consigli;insomma tutte le nostre scoperte e lui vi intratterrà con la sua incredibile bellezza!
Buona visita
Marty


scritto da: amicidigreta alle ore 13:32 | link | commenti
categorie: cincilla - info varie

Paralisi nel riccio lattante orfano: può dipendere da sbagli di alimentazione


http://www.wwf.lecco.it/Documenti/soccorso_ricci.pdf

Paralisi nel riccio lattante orfano: può dipendere da sbagli di alimentazione

Primi sintomi di una paralisi

Primi sintomi di una paralisi sono quasi sempre la conseguenza di errori d’alimentazione. Nella maggior parte dei casi si possono eliminare dando loro delle vitamine del complesso B, una goccia al giorno per riccio (ottenibile nelle farmacie sotto forma di sciroppo).




leggi come allevare ricci orfani e lattanti al LINK:
http://www.wwf.lecco.it/Documenti/soccorso_ricci.pdf


scritto da: amicidigreta alle ore 13:30 | link | commenti
categorie: ricci - orfani, ricci - alimentazione, ricci - diff motorie, ricci - paralisi
mercoledì, 26 ottobre 2011
Allergie e intolleranze alimentari nel cane e nel gatto, cause di diarrea, vomito, prurito, granuloma e talvolta epilessia...


Allergie e intolleranze alimentari nel cane e nel gatto, cause di diarrea, vomito, prurito, granuloma e talvolta epilessia...



http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html
INTOLLERANZA ALIMENTARE NEL CANE E NEL GATTO: LA DIETA PRIVATIVA(Nicoletta Bevere Veterinario Milano)



Intolleranza Alimentare: Dieta Ipoallergenica o Dieta Privativa o Dieta ad Eliminazione

Questa breve relazione ha lo scopo di informare i proprietari di cani e gatti su che cosa si intende quando si parla di dieta ipoallergenica e di diagnosi di intolleranza alimentare. Ho sentito l'esigenza di pubblicare queste informazioni perchè ho constatato che esiste una diffusa disinformazione a proposito della diagnostica delle intolleranze e che purtroppo a volte il veterinario di fiducia non è in grado di trasferire al cliente delle informazioni scientifiche che pure sono indispensabili per ottenere la collaborazione del proprietario nel raggiungimento della diagnosi.

Premessa. Come le persone, anche il gatto e il cane possono sviluppare intolleranza nei confronti di uno o più componenti della loro ABITUALE alimentazione. La comparsa dei primi sintomi è generalmente improvvisa: l’animale risulta improvvisamente intollerante a qualcosa che ha “sempre” mangiato.
Le obiezioni più comuni del proprietario, quando inizio a spiegare i fondamenti dell'intolleranza alimentare, sono due: la prima è "ha sempre mangiato questa stessa cosa, quindi non può essere allergico proprio a questo". La seconda obiezione è "ho sempre variato le marche e i tipi di pappa, quindi non può essere allergico a niente".
La risposta a queste obiezioni è la seguente: l'intolleranza alimentare nel cane e nel gatto PRESUPPONE UNA MEMORIA IMMUNITARIA. Il cane e il gatto CON IL TEMPO SI SONO SENSIBILIZZATI a qualche fonte proteica che hanno sempre frequentato. Hanno sempre mangiato il pollo? Allora possono essere diventati intolleranti al pollo. Non hanno mai mangiato cavallo? Allora non possono essere intolleranti al cavallo.

DIARREA, VOMITO O PRURITO??
Le manifestazioni dell’intolleranza alimentare possono essere CUTANEE o GASTROENETRICHE. Quelle cutanee comprendono prurito, eccessivo lambimento e mordicchiamento della cute con conseguente perdita di pelo in alcune aree del corpo, dermatiti di vario tipo, otiti e nel gatto anche lesioni sulle labbra. Le manifestazioni gastroenteriche, che possono coesistere oppure no con le manifestazioni cutanee, comprendono solitamente diarrea e occasionalmente anche disappetenza e vomito. Il vomito è un sintomo che verifico soprattutto nel gatto. Nel gatto persiano ho avuto modo inoltre di osservare emorragie rettali (un caso) e emorragie del cavo orale (un caso) che hanno risposto alla dieta ipoallergenica.
E' riportata anche l'epilessia idiopatica come rara manifestazione di intolleranza alimentare.

Le manifestazioni dell’intolleranza alimentare possono essere scatenate dall’ingestione di qualsiasi alimento del quale il gatto o il cane si è già nutrito. Generalmente si tratta di BOVINO, POLLO, PESCE, LATTE, UOVA, SOIA, FRUMENTO, MAIS, RISO.

(continua)


DIAGNOSI DI INTOLLERANZA ALIMENTARE: LA DIETA AD ELIMINAZIONE

CAUSE DI INSUCCESSO (FALSI NEGATIVI) DELLA DIETA AD ELIMINAZIONE

CAUSE DI FALSI NEGATIVI NON CAUSATI DA ERRORI DELLA DIETA

ALCUNI ESEMPI DI CASI DI INTOLLERANZA ALIMENTARE



leggi tutto al LINK:
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

http://www2.vet.unibo.it/staff/Biagi/05%20Reazioni%20avverse%20al%20cibo.pdf

Reazioni avverse al cibo nel cane e nel gatto




Fattori predisponenti

Un terzo dei casi colpisce cani di età inferiore a 1 anno

Secondo alcuni autori alcune razze sono più colpite: Labrador, Golden Retriever, Pastore Tedesco, Bassotto, Schnauzer nano, Boxer, Dalmata, …, gatti Siamesi

Proteine alimentari poco digeribili

Situazioni di aumentata permeabilità della mucosa intestinale (infezioni, parassiti, tossine, traumi, interventi chirurgici)

Carenza di IgA




Sintomatologia cutanea e gastrointestinale delle reazioni avverse al cibo


Ingredienti comunemente associati alle reazioni avverse al cibo
CANI
manzo
prodotti caseari
frumento 68% dei casi riportati
CANI
agnello
uova e soia
pollo 25% dei casi riportati
GATTI
manzo
prodotti caseari
pesce 89% dei casi riportati
GATTI
pollo?
additivi? ???


Mais ?
Additivi (rosso carminio nell’uomo)?




Diagnosi mediante dieta di eliminazione

Terapia dietetica

Intossicazioni alimentari


leggi tutta la descrizione al LINK:

http://www2.vet.unibo.it/staff/Biagi/05%20Reazioni%20avverse%20al%20cibo.pdf



http://www.difossombrone.it/fitoterapia/main7intolleranza_alimentare.htm

Intolleranza alimentare (prurito)

Consigliati fitoterapici: germe di grano (Triticum aestivum L.) e bardana (Arctium lappa L.)



leggi tutto al LINK:
http://www.difossombrone.it/fitoterapia/main7intolleranza_alimentare.htm

scritto da: amicidigreta alle ore 14:37 | link | commenti
categorie: cani - epilessia, cani - allergia, cani - eczemi, gatti - intolleranze, gatti - epilessia, gatti - allergia, cani - intolleranze
martedì, 25 ottobre 2011
L'ARRESTO DEL CARLINO - Piccola grande creatura - Cucciola deforme (per sindrome cucciolo nuotatore) salvata e riabilitata


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2011/10/10/cucciola-deforme-salvata-e-riabilitata.html
19/10/2011
Cucciola deforme salvata e riabilitata


Piccola grande creatura




Una cucciola di pittbull nata deforme è stata salvata da morte certa e cammina di nuovo.

La piccola Harper è stata letteralmente strappata dalle mani di un uomo che l'aveva messa in un sacchetto per la spazzatura e la stava buttando in un cassonetto vicino a un supermercato di Sanford, in Florida.



La piccola era così storpia che non era in grado né di reggersi in piedi né di sollevare la testa.

La donna ha attirato l'attenzione di due agenti che erano nel marciapiede di fronte e ha raccontato l'accaduto, poi ha preso il sacchetto e l'ha portato in un rifugio per cani.



Purtroppo sia i veterinari che i gestori della struttura hanno detto che per Harper non c'erano speranze e che sarebbe stato meglio abbatterla.

Ma Erica Daniel, una delle impiegate del rifugio, è intervenuta e ha deciso di portarsela a casa per dedicarle almeno qualche ora di amore e attenzione.



La cucciola aveva quella che viene comunemente chiamata sindrome del cucciolo nuotatore e la maggior parte dei cani che ne sono affetti non sopravvive.

La malattia costringe i piccoli a giacere sul petto con le zampe perennemente divaricate, come se fossero delle rane che nuotano. E più rimangono in quella posizione e meno possono muoversi.



Una volta a casa, Erica ha cominciato a massaggiare le zampe di Harper, cercando di darle sollievo e farle sentire il suo affetto e dopo qualche ora la piccola ha sollevato la testa e ha cominciato ad annusare l'aria.

Gli arti sembravano meno rigidi tanto che la cucciola tentava di sollevarsi e, visto che non ci riusciva, si trascinava sul pavimento per spostarsi.



Convinta che Harper fosse determinata a vivere, la donna ha deciso di darle un'opportunità: ha cancellato tutti gli impegni del giorno successivo e l'ha portata alla clinica veterinaria dell'Università della Florida.



Dopo una quantità infinita di esami che hanno messo in luce che gli organi interni di Harper funzionavano bene e che sia il cuore e il cervello erano in buone condizioni, i medici hanno deciso di tentare il recupero.

I risultati sono stati strabilianti e immediati, e anche la solidarietà delle strutture veterinarie: l'Hip Dog Canine Hydrotherapy & Fitness ha regalato alla piccola le sedute di idroterapia e i massaggi per la riabilitazione.



Harper ha risposto così bene ai trattamenti che adesso non solo cammina, ma corre. Ha cominciato sull'erba, poi sui tappeti e infine sul cemento. Non può ancora farlo sul legno o sulle piastrelle ma è sulla buona strada.

Bev McCartt, una terapista dell'Hip Dog ha dichiarato:"La sua collaborazione e determinazione sono state fondamentali durante la terapia. Aveva voglia di vivere e di guarire, non si è mai tirata indietro e ha una tempra forte".



Harper, che adesso ha 11 settimane, è tornata a casa di Erica e trascorre le sue giornate giocando con gli altri sette cani della sua salvatrice che la riempie di amore e coccole.

"Tra circa un mese sarà in grado di camminare e correre ovunque e potrebbe essere data in adozione. Ma, in tutta onestà, non ho nessuna intenzione di separarmi da lei.



Aveva il mondo contro, ma è una combattente. E' un dono del cielo. E' una grande cretura" ha concluso la donna.



Fonte: Daily Mail

Foto: Dolly's Foundation e Flying Fur Pet Photography

http://www.youtube.com/watch?v=xH6xeeYx2_w

Meet little Harper, the beloved handicapped puppy.





http://youtu.be/l-ScqWC5F-w

Puppy Harper!







scritto da: amicidigreta alle ore 23:59 | link | commenti
categorie: cani - displasia, cani - splay-legs, cani - sindrome cucciolo nuotato, cani - ex-sindrome nuotat, ex-sin nuotatore cani -harper, cani - ex-sin nuotatore -harper, cani - ex-splay-legs -harper, cani - ex-splay-legs

Il mondo di Diana e di Rex e le avventure di Venerdi - Ecco le foto del nuovo arrivato..... Venerdì


Venerdì: cagnolino ex-paralizzato

Il mondo di Diana
(ora al Ponte dell'Arcobaleno)
e di Rex

&

Le avventure di Venerdi
cane dalle turboruote


Ecco le foto del nuovo arrivato..... Venerdì


Oggi Mami e Papi di Diana e Rex hanno una novità bellissima da raccontarvi: due storie, quella di Diana&Rex e la storia di Venerdì cane dalle turboruote, da venerdi 23 settembre 2011 sono UN'UNICA STORIA:

Venerdì è entrato a far parte della famiglia.
E Diana, da lassù, dal Ponte dell'Arcobaleno, sorride felice perchè sono 4 anni che conosce Venerdì ed era ora che lasciasse il canile e facesse parte della famiglia...





http://larcobalenodipatty.splinder.com/

domenica, 25 settembre 2011
commenti (2)


Aggiornamento....il nuovo membro della Famiglia!!

Ecco le foto del nuovo arrivato......
" Venerdì "

il lungo viaggio da Roma con i volontari Rinaldo e Simonetta

Venerdì a Prato (FI) in attesa del papi...


qualche coccola non fa mai male....grazie Simonetta!!!

Venerdì a Prato (FI) con Rinaldo....ma quando arriva il mio nuovo papi!!!!

eccolo.....arriva!!!!

Finlmente l'atteso incontro a Prato (FI) con il mio nuovo papi...


Una foto ricordo con i volontari Simonetta e Rinaldo a Prato (Fi)

Una foto ricordo con i volontari Simonetta e Rinaldo a Prato (Fi)

Quasi pronto per il viaggio verso casa!!!

Quasi pronto per il viaggio verso casa!!!

Finalmente si parte verso casa......

Finalmente verso casa......con qulache lacrima lasciata a Simonetta e Rinaldo....

Sono nella mia nuova casa...in un bel cortile

Sono nella mia nuova casa...in un bel cortile

un comodissimo trapuntino della mia amica Diana....

per vedere altre foto clicca qui




Questa è la storia di venerdì quando si trovava a Monterotondo ( Roma )
nel canile della LAMBS

2 novembre 2007


Questo è Venerdì trovato la scorsa settimana, appunto di venerdì,
per caso, poco dopo l'incidente (…).
È stato subito ricoverato alla clinica di Roma sud,
visitato dal neurologo Corlazzoli, con diagnosi infausta: colonna
nettamente spezzata, irrecuperabile, ci hanno parlato di eutanasia,
ma il miracolo di Diana, la nostra setter paralizzata ormai felicemente
adottata, ci fa sperare che da qualche parte ci sia qualcuno disposto
ad accoglierlo, con amore e pazienza.
Ci speriamo, vogliamo crederci.
Il cane in rifugio è praticamente ingestibile,
con il freddo che arriverà, e le piaghe che si presenteranno,
ha un carrellino, ma noi non siamo presenti 24 ore su 24.
Ha bisogno di una casa e di persone che si possano occupare di lui!!!
Aiutatemi a girare diffondere,
facciamo in modo che questo miracolo si avveri!!!!















http://www.webgif.com/

il diario di Diana (paralizzata, ora sul Ponte dell'Arcobaleno) sul blog amicidigreta

il diario di Rex (cieco) sul blog amicidigreta

il diario di Venerdi (cane dalle turboruote, ex paralizzato) sul blog amicidigreta

i filmati di Diana

i più recenti filmati di Diana

fotoalbum UNO - fotoalbum DUE
fotoalbum TRE

la storia di Diana (passato-presente-futuro)

l'album di foto di Venerdi

la storia di Venerdì

il blog dedicato alla mia sorellina amica Patty



scritto da: amicidigreta alle ore 23:58 | link | commenti
categorie: cani - ex-paralizzati, ex-paralizzati cani -venerdi, cani - ex-paralizzati -venerdi

Anomalie e deformazioni genetiche nei gatti


http://www.tittiweb.it/anomalie.htm

Anomalie e deformazioni genetiche nei gatti







--INTRODUZIONE --

Nei gatti, come in ogni altro animale, esiste una vastissima gamma di possibili deformazioni genetiche, curiose anomalie. Scopriamo insieme le più curiose e rare. Si va da gatti nati con un occhio solo, a quelli alati, ai cornuti, a quelli con un soprannumero di zampe. Molti di loro hanno poche speranze di sopravvivenza. Ci tengo comunque a precisare che questo tipo di deformazioni (occhi, orecchie...) è molto raro: molto più comuni sono malattie genetiche come code con nodi (Pussi!), mammelle vicine (Sempre Pussi), code contorte (Pepe) e molte altre, che NON CONDUCONO ASSOLUTAMENTE alla morte! Alcune anomalie sono ereditarie in certe razze, altre invece possono sopraggiungere in modo del tutto casuale, o a causa di elementi esterni (Radioattività, per esempio). Non scordiamo che malformazioni simili non sono necessariamente "malattie", ossia il gatto può continuare benissimo la sua vita pur avendo qualcosa di "diverso" (Ad esempio la Polidattilia, la presenza di dita in più, non compromette la salute del micio). Altre invece possono risultare mortali. Altre volte le mutazioni genetiche vengono di proposito selezionate per dare origine a nuove razze. In fondo, senza mutazioni di questo tipo, non avremmo le giraffe col collo lungo! (Teoria dell'evoluzione). Le mutazioni dunque possono essere favorevoli o sfavorevoli. Ad esempio, una mutazione che consentirebbe (per assurdo) ai gatti di correre tre volte più velocemente sarebbe senza dubbio vantaggiosa per la specie. Un'altra che invece consiste nell'assenza totale di due o più zampe, è senza dubbio sfavorevole.

Un altro esempio: se l'anomalia genetica degli Sphynx (Assenza totale di pelo) colpisse tutti i gatti presenti in Lapponia o in Siberia, la conseguenza sarebbe stata senza dubbio l'estinzione, gatti del genere necessitano di protezione particolare dal freddo. Un'ipotesi del genere è del tutto assurda, ma serve a rendere l'idea. Se invece ne venisse colpito un solo gatto o pochi, come sempre succede, quei pochi esemplari sfavoriti morirebbero. Al contrario può anche accadere che gatti nati con caratteri particolarmente favorevoli diventino talmente numerosi da causare l'estinzione di quelli con i caratteri sfavorevoli (come nel caso delle giraffe)!

Chiaro il concetto?

Nota: In Inghilterra e in America gatti deformi o strani vengono definiti comunemente FREAK CATS.


*Nota* : Sono presenti foto di quasi tutte le anomalie, scorrete lentamente la pagina e fermatevi alla scritta rossa se siete particolarmente impressionabili!

Polidattilia e gatti polidattili (Polydactyly):

Doppio canino:

Mammelle vicine:

Anoftalmia (Anopthalmia):

Microftalmo (Micropthalmia):

Orecchie curve verso l'alto:

Kangaroo cats, ossia gatti canguri - Ipoplasia (HYPOPLASIA)

Gatti verdi:

Ipodattilia:

Brachidattilia (Branchydactily):

Deformazioni della coda:

Gatti alati!

Pelo:

Giganti e nanetti:

LEUKODERMA o PIEBALDISMO:

Zampe troppo corte:

Gemelli siamesi:

Idrocefalo (Hydrocephaly):

Gatti a due facce:

Cyclopia o Holoprosencephaly

Altre terribili anomalie:

Deformazione del palato (Naso a rosa, come quello dei pitbull)
Doppia lingua
Anencefalia (ANENCEPHALY) (Assenza dell'encefalo e dell'intera volta cranica)


guarda le foto e leggi tutto al LINK: http://www.tittiweb.it/anomalie.htm

scritto da: amicidigreta alle ore 23:54 | link | commenti
categorie: gatti - anomalie genetiche

OSPEDALE SAN MICHELE - Bau Boy: i carrellini salva-animali con il dr. Offer Zeira
OSPEDALE SAN MICHELE - Vi invito a guardare questo video della puntata Bau Boys andata in onda su Italia 1 domenica scorsa con Marco Berry e il dr. Offer Zeira dell'Ospedale Veterinario San Michele.




Bau Boy: i carrellini salva-animali con il dr. Offer Zeira

Link al video: http://www.youtube.com/watch?v=aChr8rR_Su0&feature=channel_video_title

Nel parco-canile di Arese (in provincia di Milano) tra i tanti ospiti ce ne sono due disabili che hanno bisogno di cure importanti e molto costose. A Dago e Gegè serve in particolare un carrellino nuovo di zecca per poter continuare a camminare! Il Sergente Berry e il Soldato Picchio devono innanzitutto trovare una struttura veterinaria all’avanguardia che li possa seguire, evitando il rischio che vengano soppressi.

La soluzione è il Dottor Offer Zeira, il “Dottor House degli animali”... (continua a questo link: http://www.bauboys.tv/video/bau-boys-operazione-fastfurious)

Vi invito a guardare anche l'intervista video del dr. Offer Zeira.
Link video (1 parte): http://www.youtube.com/watch?v=E067scXplCM&feature=relmfu
Link video (2 parte): http://www.youtube.com/watch?v=gGk2gSm06mM&feature=relmfu

Grazie e alla prossima
http://www.ospedalesanmichele.it/


scritto da: amicidigreta alle ore 23:53 | link | commenti
categorie: cani - paralisi, cani - carrello

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