lunedì 28 novembre 2011

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lunedì, 24 agosto 2009
Gli animali e il caldo: vademecum dell'Enpa



http://loschermo.it/articolo.php?idart=19291


Gli animali e il caldo: vademecum dell'Enpa

Anima-li : Animali

Il caldo e gli animali: un rischio se il padrone non si comporta nel modo corretto. L'Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha diffuso un breve decalogo per proteggerli. Primo, non lasciare mai un animale incustodito in auto; secondo, se qualcuno dovesse vederne uno rinchiuso all'interno di un veicolo deve prestare attenzione a eventuali sintomi che denotano un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questo caso, se il proprietario non fosse reperibile bisogna chiamare immediatamente le forze dell'ordine; nel frattempo si deve cercare comunque di creare ombra o di versare dell'acqua all'interno per bagnare l'animale o, se possibile, di farlo bere attraverso un'eventuale fessura del finestrino. Cani e gatti infatti non hanno, come gli esseri umani, la possibilità di sudare e quindi di termoregolarsi, e per questo sono più a rischio di colpi di calore, che possono anche essere mortali. Per questo d’estate vanno fatti uscire solo dopo le 20 e prima delle 8: per evitare inutili sofferenze.

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scritto da: amicidigreta alle ore 16:18 | link | commenti
categorie: -come proteggerli dal caldo
venerdì, 21 agosto 2009
Il criceto di Roberta era paralizzato ma ora... cammina di nuovo!!!


Savona, settembre 2006.

Il criceto di Roberta era paralizzato ma ora... cammina di nuovo!!!

una storia bellissima tratta da



Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere



http://www.bairo.info/postabevere13.html

DOMANDA

Salve, Vi scrivo per avere informazioni utili per curare il mio criceto. Non so per quale ragione è rimasto paralizzato, trascinava le zampine dietro e usava solo quelle davanti. Non sentiva niente. Il mio Vet. che non ha molta esperienza mi ha detto che non c'era niente da fare e che se viveva male si poteva pensare all'eutanasia. Io non ho mai considerato questa opzione e l'ho curato con amore...ebbene sono stata ampliamente ripagata: il piccolo cammina di nuovo! Il mio problema è che quando era paralizzato si mordeva continuamente un piede e ora gliene manca proprio un pezzetto, ma questo non mi butta giu' anzi volevo chiedervi cosa è utile mettere sulla piaga che si è procurato. Io l'ho curato con la connettivina, ma senza risultati...insomma aiuterebbe la cicatrizzazione, ma se continua a mordersi è inutile per questo chiedo il vostro aiuto.
Vi ringrazio,
Roberta S. (SV)

18/09/2006


RISPOSTA

Cara Roberta, penso che la lesione spinale che ha causato il transitorio deficit neurologico possa aver lasciato degli strascichi tali da determinare, carico del piede, delle parestesie o delle iperestesie che inducono l’animale a morsicarsi in continuazione. Purtroppo credo che non ci siano molte possibilità: si può attendere l’evolversi degli eventi, tenendo sotto controllo eventuali infezioni che dovessero insorgere, oppure amputare parte dell’arto colpito. Opterei decisamente per la prima.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere



scritto da: amicidigreta alle ore 13:31 | link | commenti
categorie: criceti - ex paralizzati
martedì, 18 agosto 2009
L'ARRESTO DEL CARLINO - Somiglianza artificiale - Una capra e la sua padrona hanno una gamba artificiale


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/14/una-capra-e-la-sua-padrona-hanno-una-gamba-artificiale.html
05/08/2009
Una capra e la sua padrona hanno una gamba artificiale


Somiglianza artificiale

Quando la capretta Albie è rimasta con tre zampe per un brutto incidente, la sua nuova padrona, Jenny Brown, sapeva benissimo cosa fare.



Jenny, un'ex produttrice televisiva ha deciso di cambiare lavoro e diventare avvocato, per difendere i diritti degli animali. La giovane donna ha perso una gamba per un cancro quando aveva dieci anni e da allora cammina con un arto artificiale.

La capretta, che è riuscita a scappare miracolosamente dal mattatoio, si è ferita la zampa, che si è infettata, con un filo metallico .

E' stata trovata a Prospect Park a New York, denutrita e con la febbre, ed è stata portata al Brown's animal sanctuary a Woodstock.



Per salvarla, i veterinari le hanno dovuto amputare la zampa. Durante la convalesenza, Albie cercava di camminare con tre zampe, ma doveva riposarsi continuamente perché faceva troppo sforzo.

Jenny, che l'ha adottata, ha pensato di offrire ad Albie una chance, in modo che la capretta potesse avere di nuovo una vita normale.



Ha contattato il tecnico che ha realizzato la sua gamba artificiale e gli ha chiesto di realizzarne una per Albie.

Adesso la capretta cammina, e presto potrà anche correre con cautela.


Fonte: New York Times

scritto da: amicidigreta alle ore 12:59 | link | commenti (1)
categorie: capre - 3 zampe

La displasia dell'anca nel cane: cos'è? come riconoscerla, prevenirla o curarla, quali esercizi di fisioterapia riabilitativa


La displasia dell'anca nel cane: cos'è? come riconoscerla, prevenirla o curarla, quali esercizi di fisioterapia riabilitativa

info su riabilitazione anche "quasi faidate"





RX Bacino



Cane con Displasia

http://www.ituoiveterinari.it/homepage/faq.htm?function=show_register#8

Cosa si intende per displasia dell’anca?

Si definisce come malattia congenita a componente ereditaria caratterizzata da uno sviluppo anomalo dell’articolazione coxo-femorale che ha come conseguenza una cattiva contenzione della testa del femore nell’acetabolo.
La malattia è iscritta nella “lista dei vizi redibitori” cioè la possibilità di restituire il cane all’allevatore qualora il problema si evidenzi in tempi adeguati.
La displasia evolve rapidamente verso un’artrosi dell’anca. Seppure la displasia sia stata praticamente riconosciuta in tutte le razze canine, essa è tuttavia molto più frequente e preoccupante nei cani di grande taglia a rapido sviluppo (mettere link).
La displasia, nelle razze predisposte è oggetto di un programma di eradicazione fondato su un sistematico controllo radiologico.
La sintomatologia più frequente si evidenzia con: andatura anomala “ondeggiante”, garretti chiusi e rifiuto al trotto, rifiuto al salto, zoppia più o meno costante.
La displasia può essere diagnosticata radiologicamente molto presto, verso l’età di 5/6 mesi, la lastra va fatta secondo uno standar preciso con il cane anestetizzato.
Una diagnosi precoce consente di raggiungere migliori risultati terapeutici





http://www.scienzaonline.com/zoologia/displasia-cane.html

La displasia dell'anca nel cane (Parte 1)

Introduzione
La displasia dell'anca rappresenta la principale patologia dell'articolazione coxo-femorale nel cane ed è la causa più frequente di osteoartrite a carico di tale articolazione. Si riscontra con incidenza variabile in differenti razze, prevalentemente in soggetti di taglia grande e gigante.

Nonostante anni di ricerca, studio ed informazione verso veterinari, allevatori e proprietari, sono ancora inadeguati i progressi compiuti nella prevenzione di questa malattia potenzialmente invalidante per i nostri pazienti... (continua)

Patogenesi
La displasia dell'anca del cane è una malattia ad eziologia multifattoriale, nella quale fattori genetici predisponesti associati a fattori ambientali determinano l'insorgenza di un processo di rimodellamento e... (continua)




Il ruolo della nutrizione
La somministrazione di diete ipercaloriche, iperproteiche, eccessi di integrazione con vitamine e sali minerali, possono influenzare negativamente lo sviluppo scheletrico. Numerosi studi indicano... (continua)

Segni clinici
I soggetti displasici vengono suddivisi in due categorie:
soggetti giovani, di età compresa tra 4 e 12 mesi
soggetti adulti/anziani, di età superiore ai 12 mesi

Nei soggetti giovani i segni clinici sono estremamente variabili... (continua)

Il grado di zoppia è estremamente variabile: da lieve, che si manifesta solo dopo un intenso esercizio fisico, a grave, quando il cane... (continua).

Anche nei soggetti adulti/anziani il quadro clinico è variabile, in relazione alla gravità delle alterazioni artrosiche... (continua)

Bibliografia


leggi tutto l'articolo con foto e descrizione QUI







http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=188&ID_articolo=1&ID_sezione=386&sezione=Ortopedia

La displasia dell’anca nel cane: come riconoscerla?

La displasia dell’anca nel cane è la causa più frequente di osteoartrite a carico di tale articolazione. Si riscontra prevalentemente in soggetti di taglia grande e gigante e alcune razze risultano particolarmente predisposte...

(continua QUI)



http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=188&ID_articolo=2&ID_sezione=386&sezione=Ortopedia

La displasia dell’anca nel cane: come curarla? (2a parte)

Trattamento
Gli obiettivi del trattamento sono: alleviare il dolore, mantenere o migliorare la funzionalità articolare e, quando possibile, ridurre la progressione della malattia articolare degenerativa...
Il trattamento conservativo prevede:
1. dieta: il controllo del peso...
2. esercizi controllati: l’attività fisica controllata, come passeggiate...
3. farmaci: l’impiego di sostanze farmacologiche...
Trattamenti chirurgici...
Prevenzione...

(continua QUI)





http://paduaresearch.cab.unipd.it/604/1/tesi_completa1.htm

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE CLINICHE VETERINARIE -
DOTTORATO DI RICERCA IN MEDICINA DEGLI ANIMALI

TITOLO TESI
PROTESI D’ANCA AD OSTEOINTEGRAZIONE BIOLOGICA NEL CANE
Coordinatore : Ch.mo Prof. Massimo Morgante
Supervisore :Egregio Prof. Maurizio Isola
Dottorando : Ermenegildo Baroni

- ANATOMIA DELL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
- SVILUPPO DELL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
- MEZZI DI UNIONE DELL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
- MUSCOLI DELLA REGIONE DELL’ANCA
- VASCOLARIZZAZIONE & INNERVAZIONE DELLA REGIONE DELL’ANCA
- BIOMECCANICA DELLA ARTICOLAZIONE DELL’ANCA
- LO SVILUPPO SCHELETRICO
- LO SVILUPPO SCHELETRICO NELL’ANIMALE IN CRESCITA
- LA MORFOLOGIA DEL DISCO DI ACCRESCIMENTO (FISI) E L’OSSIFICAZIONE ENDOCONDRALE IN AMBIENTE CARTILAGINEO
- L’OSSIFICAZIONE INTRAMEMBRANOSA IN AMBIENTE CONNETTIVALE
- ESAME ORTOPEDICO DELL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE E RELATIVE PATOLOGIE
- APPROCCIO ORTOPEDICO ALL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
- PATOLOGIE DELL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
- ARTROPROTESI CEMENTATE
- ARTROPROTESI NON CEMENTATE
- ARTROPROTESI NON CEMENTATA MODELLO BFX
- TECNICA CHIRURGICA
- ARTROPROTESI NON CEMENTATA MODELLO ZURIGO ( KYON )
- CRITERI DI SELEZIONE DEL PAZIENTE PER L’INTERVENTO DI PROTESI TOTALE D’ANCA
- ESPERIENZA CLINICA
- LE POTENZIALITA’ DELLA FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEI PAZIENTI SELEZIONATI PER L’INTERVENTO DI PROTESI TOTALE D’ANCA
- FISIOTERAPIA RIABILITATIVA
- ALIMENTAZIONE CONTROLLATA E RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO
- SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI ANTINFIAMMATORI E NUTRACEUTICI
- BIBLIOGRAFIA




scritto da: amicidigreta alle ore 12:56 | link | commenti
categorie: cani - displasia, cani - ginnastica riabilitativa, cani - fisioterapia

I cuccioli di elefante orfani che rifiutano l'allattamento artificiale sono destinati a morire. Soluzione: le coperte di Linus


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/15/elefantini-orfani-si-consolano-con-coltri-sospese.html
07/08/2009
Elefantini orfani si consolano con coltri sospese


Le coperte di Linus

I cuccioli di elefante orfani che rifiutano l'allattamento artificiale sono destinati a morire.



Per risolvere il problema, i gestori del David Sheldrick Wildlife Trust in Kenya hanno trovato una soluzione geniale.

Hanno appeso della grandi coperte grigie sui rami della foresta che si sono rivelate fantastici surrogati di mamma elefante.



Per accettare di essere nutriti i baby elefanti devono toccare con la proboscide qualcosa che sia simile allo stomaco della madre.

E il tessuto ruvido delle coperte è la cosa che assomiglia di più alla pelle delle elefantesse.

Gli elefantini si strusciano contro le coltri, ci appoggiano la proboscide e succhiano il latte dai biberon.



Questo trattamento dura soltanto per i primi mesi di vita e prevede anche che i gestori del parco trascorrano la notte con i piccoli.

I piccoli dormono e vengono nutriti sempre dapersone differenti, per evitare che si affezionino troppo a una di loro e la adottino come mamma.

Fonte: Animal News

Foto: mongabay.com



scritto da: amicidigreta alle ore 12:53 | link | commenti
categorie: elefanti - allattamento artifici
giovedì, 13 agosto 2009
L'ARRESTO DEL CARLINO - Il gigante e la bambina - Giraffa affetta da sindrome di Wasting salvata da digestivi


http://larrestodelcarlino.myblog.it/archive/2009/07/15/giraffa-salvata-da-digestivi.html
13/08/2009
Giraffa salvata da digestivi


Il gigante e la bambina

Una giraffa maschio affetta dalla sindrome di Wasting, uno stato generale di deperimento grave, è stata salvata da una bambina di 11 anni che le ha dato da mangiare 15 pillole per l'indigestione al giorno.



Le pasticche, combinate a una speciale dieta a base di radici importate, hanno salvato la dieta di Beau.

I responsabili del Franklin Park Zoo di Boston hanno speso circa 30.000 euro per curare la giraffa.



Un portavoce dello zoo ha dichiarato: "Beau stava malissimo. Stava letteralmente scomparendo. Ma adesso sta molto meglio anche se dovrà essere tenuto sotto controllo per tutto il resto della sua vita".

La prima persona che ha dato aiuto a Beau, quando giaceva nella sua gabbia senza forza, è stata Autumn Faucher, una ragazzina di 11 anni.



Con i suoi 4 metri d'altezza, Beau torreggia sui 121 centimetri di Autumn.

Ma il rapporto che si è creato tra loro è così forte che Beau piega il suo lungo collo verso la sua amichetta per permetterle di abbracciarlo e accarezzarlo.

Fonte: The Boston Globe

scritto da: amicidigreta alle ore 13:27 | link | commenti
categorie: giraffe - sindrome wasting
martedì, 04 agosto 2009
S.O.S. CARRELLINI - Questa iniziativa vuole dare una mano a chi, privato o associazione, si ritrova con un animale disabile




http://www.ilgiardinodiquark.it/quark_carrellini.htm




S.O.S. CARRELLINI
filmati, foto e segnalazioni a cura di fausto montibelli

AAA CERCASI/OFFRESI CARRELLINI...


Hai un carrellino che il tuo compagno a quattro zampe non usa più? Donalo e un altro cane correrà grazie a TE!

Hai un compagno a quattro zampe con problemi di deambulazione? Chiamaci e il tuo cane potrà essere AIUTATO


!




Per donare o prenotare gratuitamente un carrellino,
per avere informazioni o fissare un appuntamento...

SOS CARRELLINI

www.ilgiardinodiquark.it/joomla/cosa-facciamo/s.o.s.-carrellini.html



Alessandra e gli amici del rifugio faranno volentieri da tramite tra domanda ed offerta!

Mettetevi in contatto con i responsabili del canile "Il Giardino di Quark"
- Rifugio "Il giardino di Quark" loc. Cerreto, 13045 Gattinara (VC) -
gestito da 20 anni dalla Sezione Enpa di Borgosesia
- ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) via Giordano 21, 13033 Borgosesia (VC)

Tel. 335 5325836 (Alessandra)
indirizzo e-mail sos.carrellini@ilgiardinodiquark.it

Questa iniziativa vuole dare una mano a chi, privato o associazione, si ritrova con un animale disabile, fornendo consigli e suggerimenti per chi affronta per la prima volta la disabilità del proprio animale o l'acquisto o la costruzione artigianale di un carrellino o altri ausili e, dove è possibile, mettendo in contatto chi offre un carrellino usato con chi ne ha bisogno e non può permetterselo.

Per avere un'idea di come può essere la vita di un cagnolino o altro animale con carrellino (o con altri handicap) date un'occhiata ai nostri video: c'è da stupirsi...!!!!

> i video di s.o.s. carrellini <


Nuovi servizi interattivi per "SOS CARRELLINI"

INFO QUI: http://www.ilgiardinodiquark.it/joomla/le-news-di-sos-carrellini/nuovi-servizi-interattivi-per-la-campagna-s.o.s.carrellini.html

scritto da: amicidigreta alle ore 13:23 | link | commenti
categorie: --sos carrellini
venerdì, 24 luglio 2009
Cane paralizzato cammina con cura sperimentale




http://www.petnews.it/Petinforma/petsindicembre/petsindicembre026.htm

Giovedì 16 Dicembre 2004







Cane paralizzato cammina con cura sperimentale
Un bassotto guarisce con una iniezione di una sostanza simile all'antigelo






Cani con le zampe paralizzate che camminano. Un bassotto di nome Oscar che riprende a muovere gli arti posteriori dopo esser stato dato per spacciato. La speranza viene da un esperimento i cui risultati sono stati pubblicati sul numero di dicembre della rivista Neurotrauma. La sperimentazione su altri mammiferi e poi sull'uomo sarà avviata nei prossimi mesi.
Il campo degli studi sulla paralisi è in fibrillazione anche sul fronte della ricerca sulle cellule staminali. A Washington la commissione di esperti che consiglia il presidente George Bush sui temi della bioetica ha ascoltato le descrizioni di due nuove tecniche di laboratorio che potrebbero offrire agli scienziati un modo di ottenere un vasto numero di cellule staminali promettenti dal punto di vista medico senza creare o distruggere embrioni umani.
Le nuove tecniche sono ancora allo stadio sperimentale, ma offrono la promessa di risolvere uno dei più controversi dilemmi morali dell'ultimo decennio. ''Se funziona è un enorme passo avanti. L'opportunità di superare l'impasse politico", ha detto Leon Kass, il presidente della Commissione per la bioetica della Casa Bianca.

Le ricerche sui cani paralizzati non comporta l'uso di cellule staminali. Fido, Oscar e compagni sono stati trattati con una iniezione di una sostanza chimica molto simile ai comuni antigelo. La sostanza ha contribuito a riparare cellule nervose nel midollo spinale danneggiato. Gli scienziati della Purdue University in Indiana hanno messo in guardia da eccessive speranze: i midolli spinali di cani e altri animali non sono la stessa cosa e numerosi esperimenti su altri mammiferi e sull'uomo sono necessari prima di poter cantare vittoria.
La cura ha funzionato solo su cani che hanno ricevuto l'iniezione entro tre giorni dal trauma che li ha resi paralizzati. Oscar, il bassotto, era uno dei casi più disperati. Inizialmente era stato rispedito a casa in un carrettino senza più speranze che potesse di nuovo camminare, ma dopo l'iniezione si è ripreso, sia pur zoppicando di sghembo. ''Lo prendo in giro, dandogli del marinaio ubriaco. Non credo che si riprenderà mai perfettamente, ma almeno adesso si può muovere'', ha detto il suo proprietario, Dan Paulin di Boonville in Indiana.

Nel laboratorio della Purdue, 19 cani paraplegici hanno ricevuto iniezioni di glicole polietilene, un liquido non tossico composto dello stesso tipo di molecole che si trovano nei comuni antigelo. Tredici del 19 cani hanno ricominciato a camminare entro otto settimane.
Sul fronte delle staminali intanto le potenzialità vengono da tecniche messe a punto alla Columbia University di New York e a Stanford in California. Il primo metodo prevede la raccolta di cellule da embrioni creati nel trattamento della sterilità che però hanno smesso di svilupparsi e sono dunque funzionalmente morte. Secondo gli autori dello studio questo tipo di tecnica equivale all'espianto di organi da persone di cui è stata accertata la morte cerebrale.
Nella seconda tecnica, quella di Stanford, gli scienziati hanno sabotato volontariamente un processo di clonazione chiamato ''trasferimento nucleare'' di modo che il risultato in cellule non sia un embrione ma precursori di cellule staminali che possono poi essere rimosse e messe in uso. In entrambi i metodi, sia quello della Columbia sia a Stanford, non è in gioco un embrione con il potenziale di sviluppo in essere umano: nel primo caso l'embrione è già morto, nel secondo non è mai esistito.


scritto da: amicidigreta alle ore 13:32 | link |
categorie: cani - paralisi, cani - ex-paralizzati, ex-paralizzati cani -bassotto, cani - ex-paralizzati -bassotto

Doris e i suoi cucciolini cerebellari (testimonianze dal forum di micimiao) - Che cosa significa cerebellari? Che cosa comporta


http://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=58670

Doris e i suoi cucciolini cerebellari

(testimonianze dal forum di micimiao)

NB i cucciolini sono stati ADOTTATI

Nome:Doris, Arancio e Mandarancio
Età:Doris ha 10 mesi, i suoi cuccioli un mese e mezzo
Razza:Europei
Sesso:Mamma femmina e cuccioli maschi
Colore:Bianchi e rossi
Compatibilità con altri gatti o altri animali:Vanno d'accordo con altri gatti
Patologie particolari:I piccoli sono cerebellari...Mamma Doris ad una settimana dal parto ha avuto una calicivirosi.E' stata curata ed e' guarita.Due cuccioli non ce l'hanno fatta e loro due sono rimasti cerebellari.
Diete:Pappa per cuccioli
Storia: Mamma Doris e' stata trovata in dolce attesa in una colonia.Arrivata da noi ha partorito dopo un paio di settimane.

Foto:http://www.fotoannunci.micimiao.net/pic_details.php?pid=1544
http://www.fotoannunci.micimiao.net/pic_details.php?pid=1545
http://www.fotoannunci.micimiao.net/pic_details.php?pid=1546




Che cosa significa cerebellari? Che cosa comporta (a livello anche di gestione?)

Alessia -
Sostanzialmente loro hanno problemi di equilibrio...in parole povere dondolano...sopratutto quando devono mangiare o annusano...dondolano potentemente la testolina...
Uno dei due cammina abbastanza bene, ma l'altro ogni due passi cade su un fianco...si tira su subito e riprende il cammino...
Al momento stanno solo con mamma in prevalenza.
Mentre in mia presenza (Dalle 9.00 alle 12.00; Dalle 15.00 ale 16.00 e dalle 18.00 ale 10.00) vengono in contatto con gli altri gatti.
Tutti indistintamente li accettano e li coccolano molto.Sono tutti molto attenti a loro, molto premurosi...e' come se si rendessero conto del loro Handicap.
La vaschetta la usano molto bene...Tra l'altro non vogliono quella bassa ma usano quella alta e gigante della loro mamma...
Mangiano dalle ciotole...basse tipo quelle per persiani...Ma non sparpagliano pappa in giro.
Uno dei cammina abbastanza bene.
L'altro ha piu' problemi...
Non vogliono altro che baci e coccole e quando li metto insieme agli altri se mi allontano mi rincorrono...Ovviamente a modo loro!
Le mie meraviglie migliorano di giorno in giorno...Camminano un po' meglio e mangiano meglo...cioe' dondolano un pelino meno...
Bisogna solo aver pazienza...

Kass -
Io avevo Angelica con la sindrome cerebellare. E' vissuta solo 4 mesi, forse deceduta per fip (l'esame autoptico non ha isolato il virus e nel cervelletto non sono stati riscontrati granulomi).
Sono adozioni del cuore e pure tanto Alessia. Meno impegnativi rispetto ad un gatto paralizzato, ma bisogna stargli dietro abbastanza (non come impegno, bensì per la loro sicurezza e per agevolarli) e fanno tanta tenerezza. Di Angelica si sono innamorati tutti coloro che l'hanno conosciuta. Era come il prezzemolo! A distanza di tre anni ancora me la immagino come poteva essere ora, adulta, che striscia per casa e dondola la testolina..
Quando mangiano becchettano (si dice proprio così). Angelica la facevo mangiare su di un vassoio affinchè avesse sufficiente spazio per becchettare e nel contempo non spatarrasse tutto il cibo sul pavimento. Lei aveva anche problemi di deambulazione al treno posteriore (intermittente). Aveva le gambine a pollo in pratica, ma faceva tutto come un qualsiasi gatto senza problemi.
Se fosse sopravvissuta non avremmo comunque dovuto fare alcuna cura. Il problema è se sopravvivono insomma, e questo non ve lo so dire perchè le cause della sua morte non erano riconducibili a problemi neurologici (aveva liquido in addome).
Come lettiera usavo un sottovaso rettangolare di quelli a bordo basso, per agevolarla.
Sono fantastici.. Angelica lo era e tanto! Se racconto di lei son sicura che qualcuno qui si innamora dei cuccioli.
La mettevo su di un tappeto con qualche giochino mentre eravamo a tavola, e lei un po' giocava (da vera selvaggia! non crediate! era velocissima e scatenatissima!), un po' ci guardava. Poi ce la trovavamo aggrappata ad una gamba ed a quel punto mangiavamo con lei in braccio. I miei non l'hanno accettata per niente, ma nel suo caso credo sentissero la malattia.. la morte che sarebbe arrivata, non so. Con lei erano strani, specialmente Kiki. Io credo fosse per la malattia, ne son convinta anzi.
Lei non deambulando bene si bagnava di pipì le gambine, ecco. La sera la pulivo bene con le salviette, poi la pettinavo tutta e la mettevo nella sua cuccettina in camera con noi (non sul letto per timore che cadesse, oltre al problema dei miei che non la volevano di certo!). Il mio compagno le metteva nella cuccetta una sua maglietta indossata, così dormiva tranquilla tutta notte.
Ho detto che sono adozioni del cuore e tanto, non per dire che io ho fatto all'epoca una cosa fantastica, bensì per sottolineare il fatto che sono mici speciali, con un handicap particolare che li rende ancor più indifesi di un gatto paralizzato o cieco insomma. Scatenano una tenerezza che non ha pari.
Aladino78 -
Ho avuto un micio cerebellare e non aveva nè dava problemi, anzi. Era perfettamente autonomo nel mangiare e nel fare i bisogni della lettiera (sempre). Solo "dondolava" e camminava un po' storto, ma per lui non era un problema nè tantomeno provava dolore. Diciamo che magari si facevano dei problemi quelli che lo vedevano, ma era un "problema" visivo per così dire, non sostanziale.
I mici cerebellari a seguito di qualche malattia (nel caso di quel micino era una gastroenterite presa dalla madre in gravidanza) hanno tendenzialmente le stesse speranze di vita degli altri mici, fermo restando il loro handicap

Susita -
Irene ha Smack, che ora ha dovrebbe avere superato i 4 anni .
Anche lui non sta sulle zampe se non per un seconsdo o due e si muove prevalentemente stisciando, ma e' dolcissimo, molto riconoscente delle coccole che cerca sempre. Usa come lettiera un trasportino con bordo basso dove al posto della sabbietta Irene mette delle strisce di giornale (come pe ri cuccioli). Mangia con un po' di fatica perche' dondola anche la testa, ma per il resto e' in salute. A dicembre ha fatto la visita dal veterinario neurologo che lo ha trovato in forma perfetta.
Ha secondo me gli occhi piu' belli della tribu' di casa Martinez

Slakanch -
ciao a tutti, anche la mia lucilla è cerebellare, ma è una gattina vispa e piena i vita! da piccollina è stata malissimo, siamo andati avanti con cure e antibiotici coccole e lacrime per 4 mesi, e lei ci ha ricambiato agrappandosi alla vita con le unghie e con i denti... i suoi problemi all'inizio erano abbasanza gravi, ogni due passi era per terra, non riusciva a saltare e dondolava molto la testa, non solo quando mangiava.. il suo primo amico gatto giacmino la coccolava un sacco, bacini continui e lavatine dop che era andata in bagno... poi giacomo se n'è andato ed è arrivato arturo, un micino pieno di vita che non l'ha visa come un micio "malato", ma come un micio, così facendola correre e giocando con lei (senza mai farle male!!!) l'ha aiutata a migliorare, adesso salta sulle sedie e sul divano, corre come una pazza, fa dei salti fenomenali! il suo piccolo handicap c'è ancora, ogni tanto cade o trascina una zampa posteriore e si sporca un po' quando ha qualche attacco di diarrea, ma nelle situazioni di pericolo si comporta bene e a casa comanda lei, anche su arturo che è il dppio di lei!
sono dei gatti come gli altri, con un po' di allenamento l'handicap può essere ridotto, anche se ovviamente non potrebbero vivere soli all'aperto, hanno delle risorse che non ti aspeteresti mai e soprattutto sono dei coccoloni dolci!


Isabel -
Anche una mia amica ha una micia cerebellare ed è pure sorda; sta bene, a parte che si mette a girare in tondo ogni tanto, non è capace di saltare e, essendo sorda, capita che si metta a miagolare fortissimo...
Per il resto la Susi è un amore di gatta (ha circa 4 anni + o -), simpaticissima, socievole, buffa e matta (appena vede un trasportino ci si fionda dentro ed è felicissima di starci ANCHE SE VA DAL VET.). Tutti i micetti che arrivano in casa (la mia amica segue una colonia), lei diventa la loro mamma...
E' adorabile e tutti quelli che la conoscono se ne innamorano. Insomma si può dire che il suo handicap si sia trasformato in una "marcia in più", se così si può dire...



scritto da: amicidigreta alle ore 13:24 | link | commenti
categorie: gatti - cerebellari, gatti - problemi neurologici, gatti - problemi equilibrio

Micetto Billo: paralizzato dopo incidente da un anno CAMMINA E SI ARRAMPICA


Micetto Billo: paralizzato dopo incidente da un anno CAMMINA E SI ARRAMPICA

Ed ecco una bella notizia... sempre dal sito della "mamma" di Giotto (http://ulminoappelli.splinder.com/tag/gatti_da_adottare)

Anche se risale a più di un anno fa ve la propongo perchè è la prova che un gatto investito e paralizzato può VIVERE FELICE e anche migliorare e se è proprio fortunato anche rimettersi a camminare!!! e non sarebbe il primo... (guardate alla photo gallery di http://www.gatti2zampe.net/ per esempio la storia di Eddie, la gattina miracolata...)


MICETTO SFORTUNATO CERCAVA CASA*

*ADOTTATO! (Aggiornamento del 31-03-2006)


venerdì, 31 marzo 2006

PROVINCIA DI RIETI


"PRIMA PUNTATA"
Questo micetto meraviglioso, che ha circa 3-4 mesi, faceva parte di una famigliola gestita da degli umani nel proprio giardino; purtroppo il giardino si affaccia su una strada molto trafficata e il piccolino è stato investito da una macchina. I proprietari l'hanno portato dal veterinario in condizioni pessime: oltre alla frattura del bacino sembrava aver perso l'uso delle zampine posteriori ma piano piano ha tirato fuori una grinta incredibile ed ha avuto un recupero eccezionale!!! Si sposta con le zampine anteriori alla velocità della luce e a volte riesce a reggersi su tutte e quattro, è autosufficiente e sporca nella cassettina, ha un bisogno enorme di coccole e patisce molto la solitudine. Ovviamente non può tornare in strada e ovviamente i proprietari non ne vogliono sapere di tenerlo in casa quindi... cerca qualcuno disposto a ricambiare il suo affetto e ad offrirgli una casa priva di "barriere architettoniche" e di "nemici" dai quali non riuscirebbe a difendersi!!!
La situazione è piuttosto urgente: vive ormai da almeno un mese nella gabbietta dell'ambulatorio, circondato da mostriciattoli canini che pagherebbero per far sparire quella rete ed usarlo come pallina da ping pong... aiuto!!!

"SECONDA PUNTATA"
La storia è un po' complessa ma cerco di riassumere: grazie a due ragazze di Roma, il micetto aveva trovato casa presso un loro collega... dopo un solo giorno questa persona si è resa conto di essere assente troppe ore da casa e di non poterlo tenere! Le ragazze, che nel frattempo sono diventate tre, lo hanno ripreso e portato subito in clinica per accertare la gravità delle lesioni. Dopo una terapia intensiva (ancora non del tutto conclusa) il micetto è stato dimesso ed ora è in convalescenza a casa di una di loro. Ha fatto dei miglioramenti straordinari e passa le sue giornate giocando con altri amici mici o prendendo il sole sul balcone. Non è ancora deciso nulla sulla sua adozione definitiva ma qualcosa mi dice che non farà molta strada...
Grazie infinite a Elisabetta, Giorgia e Tiziana che gli hanno permesso di diventare un micetto normale!!! E vediamo se prima o poi riusciamo anche a dargli un nome!!!

TERZA ed ultima puntata...
MICETTO ora si chiama BILLO e rimarrà con Giorgia e la sua famiglia umana e pelosa, dove tutti si sono perdutamente innamorati di lui!!! Non solo... il suo handicap ormai è quasi invisibile e tutte le sere si arrampica sul letto per dormire insieme a Giorgia!!! Grazie, grazie, grazie alle sue "ziette" per aver combattuto insieme a lui e per avergli donato una nuova vita.



scritto da: amicidigreta alle ore 12:53 | link | commenti
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