mercoledì 21 novembre 2012

PADOVA: LA GATTA MOMI COMPIE 25 ANNI



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PADOVA: LA GATTA MOMI COMPIE 25 ANNI



10 novembre 2012 - PADOVA.
Se è vero che i gatti hanno sette vite, la gatta Momi le ha vissute tutte… e forse anche di più.
Perché Momi, gatta europea di Maria Rango, 77 anni, titolare del bar “L’Insolito Caffè” di Ponte di Brenta, ha ben 25 anni. Un’età da record per questo felino dal manto tricolore “squama di tartaruga”.
Momi vive tranquilla nell’appartamento in via Fornaci della sua padrona, e quest’età, nonostante qualche ovvio acciacco, non la dimostra per niente. Ci racconta di Momi la figlia della signora Maria, Cristina Masiero.
«Ce l’hanno regalato nell’inverno del 1987, era un batuffolo di pelo grigio, bianco e rosa. Da allora il suo regno è sempre stato l’appartamento di mia mamma: vive fra il tappeto e il divano, ha una vera passione per le ciabatte, e la sera, quando mia madre si siede a guardare la tv, le si accoccola addosso. Ed è così affettuosa solo con lei; con le altre persone invece è molto diffidente e spesso soffia!». Qualche mese fa Momi ha avuto un piccolo incidente domestico: è caduta e si è fratturata una zampa. «Temevamo che la veterinaria ci dicesse che era necessario un intervento chirurgico, invece non ce n’è stato bisogno e la frattura si è ricomposta con l’uso di una piccola stecca. Ora non si nota nemmeno qual è la zampa fratturata. Anche i denti sono ancora perfetti, e non parliamo poi dell’appetito: quello non le manca mai!».
Che Momi sia una gatta da record ce lo conferma anche la sua veterinaria, Debora Bianchi dell’Ambulatorio Le Padovanelle. «Ho un’esperienza di 25 anni nella mia professione, e non mi era mai capitato di vedere una gatta così anziana. I felini più fortunati arrivano di solito a 16, 17 anni. È molto raro che sopravvivano più a lungo». Momi invece sfida le medie d’età della sua specie e continua la sua tranquilla vita casalinga.
«La domenica ha il suo rituale», continua Cristina. «Balza sul tavolo della cucina e aspetta la sua ciotola di latte. Giuro: lo fa solo la domenica, come sapesse che giorno è».
Il Mattino di Padova

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